Governo e il Parlamento si muovano subito per dare regole certe e chiare a tutti quei cittadini onesti che sono rimasti vittime di un meccanismo infernale che paralizza i lavori e blocca l’economia di famiglie, imprese e professionisti coinvolti nella realizzazione di quei provvedimenti che, rilanciando l’attività edilizia, dovevano favorire il risparmio energetico, la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare, la riqualificazione dei centri urbani e garantire case sicure, dignitose ed ecosostenibili a milioni di italiani.
Da oltre un anno e mezzo la cessione dei Crediti Fiscali generati dai Bonus Edilizi è completamente paralizzata e miliardi di euro sono inutilizzabili perché incagliati da Poste, Banche ed Agenzia delle Entrate.
Cassetti fiscali pieni e conti correnti vuoti per le imprese, cantieri bloccati e case inabitabili per centinaia di migliaia di famiglie che non hanno la possibilità di pagare l’ultimazione dei lavori e vivono in affitto. È questa la situazione che si è creata e che le autorità pubbliche, le banche e le poste italiane sono incapaci di risolvere.
Devono intervenire immediatamente il Governo, che deve sbloccare la cessione dei crediti fiscali, obbligando in tal senso le Poste ed i maggiori istituti di credito, ed il Parlamento che deve fornire un quadro normativo trasparente, efficace e di immediata comprensione per tutti gli utenti.
Attendibilissime fonti indipendenti, come l’Istituto di ricerca economica e sociale NOMISMA S.p.a, hanno affermato che i bonus edilizi garantiranno, a fronte di una spesa inferiore a 40 miliardi per lo Stato, un ritorno economico di 125 miliardi con oltre seicentomila posti di lavoro. Un investimento che può rendere il 300% in pochi anni e rappresentare un volano per tutta l’economia del Paese.
AIACE è pronta a mettere a disposizione di famiglie ed imprese tutti gli strumenti legali necessari ed avviare le dovute azioni per affrontare e risolvere questa insostenibile situazione di paralisi.
Maria Di Stefano